Nell'arco degli ultimi trentacinque anni, un gruppo di studiosi e terapeuti hanno cercato di coniugare antichi saperi e i contributi della più aggiornata ricerca scientifica; sono riusciti così a dimostrare e fatto conoscere come sia possibile risolvere efficacemente e in tempi brevi la maggioranza delle patologie psichiche e comportamentali. Come afferma il filosofo Occam: "Tutto ciò che può essere fatto con poco inutilmente viene fatto con molto".
Proverò in queste pagine a svelare il fascino, ma anche lo spesso difficile capovolgimento di convinzione, proposto da quella che uso definire “L’arte del risolvere complicati problemi mediante soluzioni apparentemente semplici”.
Come in ogni indicazione terapeutica che si possa definire tale, mi sembra utile delineare i contorni di una tecnica innovativa come quella proposta in queste pagine, accennando alle sue “Controindicazioni”. La ormai ventennale esperienza di chi esercita l’arte della psicoterapia secondo i canoni strategici ha dimostrato come in alcuni casi tali canoni siano inefficaci, se non addirittura deleteri (Nardone 1993).
In tutti questi casi il paziente dovrebbe evitare un trattamento di questo tipo, il quale potrebbe risultare troppo aggressivo, perché cambierebbe rapidamente in lui meccanismi e sistemi di percezione-reazione che, in realtà, egli non intende assolutamente cambiare in breve tempo.
Ovviamente, dato che i pazienti arrivano per lo più in terapia senza aver scelto un tipo di trattamento specifico, sarà compito del professionista ad approccio strategico quello di individuare il soggetto “A rischio di fallimento" ed inviarlo a colleghi più adeguati di lui.
I casi nei quali invece la Terapia Breve Strategica risulta particolarmente efficace, raggiungendo una percentuale di successo entro le prime sette sedute compresa fra l’83 e l’87 per cento, sono quelli di pazienti con problemi specifici, che impediscono loro di svolgere le normali attività quotidiane, presentandosi come ostacoli apparentemente insuperabili alla realizzazione personale.
È particolarmente indicata per:
Caratteristiche:
Metodo:
Il percorso di Terapia Breve Strategica si svolge attraverso le seguenti fasi:
Precursori:
La Terapia Breve Strategica nasce alla fine degli anni 80 ad opera di Giorgio Nardone e Paul Watzlawick. Essi misero a punto le basi di un metodo che è andato sempre più perfezionandosi e arricchendosi, ma tenendo sempre fede alla loro prima intuizione: aiutare le persone a risolvere le loro difficoltà e raggiungere i loro obiettivi, mediante strategie e soluzioni apparentemente semplici.
La genialità del metodo consiste nell'aver preso e studiato i più importanti contributi da tecniche e scuole di pensiero già affermate, in psicoterapia ma non solo, per perfezionarli ed integrarli in una forma mai usata prima: