COS'È IL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO:
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) è una condizione complessa che coinvolge sia la sfera del pensiero che quella del comportamento, profondamente legate a emozioni intense come paura, ansia e, in alcuni casi, un temporaneo senso di sollievo o "piacere" dopo aver messo in atto un rituale. Possiamo raggruppare i problemi legati al DOC in due grandi categorie: i DOC comportamentali (rituali fisici) e i DOC mentali (ossessioni e rituali interni).
Il meccanismo alla base del disturbo può essere schematizzato in un circolo vizioso che si auto-alimenta:
In questo modo, emozioni sgradevoli generano pensieri intrusivi che diventano sempre più pervasivi. Per gestire questi pensieri, la persona ricorre a comportamenti o rituali mentali che, da inizialmente controllati, diventano con il tempo vere e proprie compulsioni: azioni che non si riescono più a controllare o limitare, trasformandosi in una vera e propria schiavitù.
Prendiamo alcuni esempi comuni:
Tra i comportamenti compulsivi più comuni rientrano:
Oltre alle forme comportamentali, il Disturbo Ossessivo Compulsivo si manifesta anche con rituali mentali: rimuginazioni su argomenti sempre uguali, pensieri continui e martellanti su eventi accaduti, azioni compiute o sensazioni provate, la ripetizione continua di formule "magiche" o scaramantiche, la ricerca ossessiva di numeri specifici in ciò che si vede, o la necessità che operazioni matematiche diano sempre gli stessi risultati.
Un'altra manifestazione è l'evitamento sistematico di luoghi, persone, oggetti, animali o persino colori associati all'ossessione. Alcuni casi di tic, movimenti o gesti involontari e ripetitivi del corpo o del volto, possono essere considerati una variante del Disturbo Ossessivo Compulsivo.
SINTOMI E PERCEZIONE DEL RISCHIO:
Per chi vive con il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), i rituali rappresentano, paradossalmente, uno strumento per tentare di controllare e placare le proprie sensazioni ansiose, o per "controllare" la realtà circostante. La radice del problema risiede nel rapporto distorto con il rischio. Nella vita di ogni giorno, ci esponiamo costantemente a diversi livelli di rischio, e la nostra mente accetta quelli che giudica come "accettabili". Per esempio, camminando per strada sappiamo che esiste un rischio di essere investiti, ma lo accettiamo perché lo consideriamo sufficientemente basso.
Chi soffre di DOC, al contrario, aspira a una realtà priva del minimo rischio, dove le cose temute non abbiano neanche la più remota possibilità di verificarsi. Questa ricerca di una sicurezza assoluta è, purtroppo, un'illusione. Ed è proprio questa illusione che rende i rituali, con il passare del tempo, da un mezzo per tranquillizzarsi, a una vera e propria schiavitù.
I rituali nel DOC possono essere classificati come:
SENSAZIONI:
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo si mantiene e si rafforza proprio a causa di una sensazione di appagamento e rassicurazione che la persona percepisce immediatamente dopo aver svolto i rituali. Questa forma di "benessere" temporaneo, però, ha una durata sempre più breve. Lascia il posto, e sempre più rapidamente, al bisogno impellente di eseguire altri rituali e altri comportamenti rassicuranti. Si consolida così un circolo vizioso tra sensazioni (ansia/paura), pensieri (ossessioni) e comportamenti (compulsioni), che si alimentano reciprocamente, dando vita al disturbo e rendendolo sempre più radicato e invalidante.
CONSEGUENZE:
Chi soffre di Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) diventa, a tutti gli effetti, schiavo dei propri rituali. Non è più la persona a controllare le compulsioni, ma sono le compulsioni a controllare lei e la sua intera vita. Spesso, per la vergogna o per la difficoltà di gestire i rituali in pubblico, si arriva ad evitare luoghi o persone, portando a un progressivo isolamento sociale. In alcuni casi, il bisogno di compiere i rituali diventa così pressante che la persona arriva a chiedere insistentemente ai propri familiari di partecipare ai rituali o persino di eseguirli al posto suo, coinvolgendo e logorando anche chi le sta vicino.
COME SE NE ESCE: Il Protocollo Strategico per il DOC
La Terapia Breve Strategica (TBS) offre un approccio altamente efficace per il trattamento del Disturbo Ossessivo Compulsivo. Utilizza tecniche appositamente sviluppate che mirano a rompere il circolo vizioso del DOC. L'intervento guida il paziente a riprendere gradualmente il controllo sui suoi rituali, riducendoli progressivamente fino a farli scomparire del tutto. Non si cerca di eliminare il sintomo con la forza, ma di modificarne la percezione e la funzione, portando il paziente a scoprire nuove e più funzionali modalità di gestire l'ansia e i pensieri ossessivi.
PERCENTUALE DI SUCCESSO DEL TRATTAMENTO:
Grazie all'applicazione di protocolli specifici e all'approccio strategico, la percentuale di successo nel trattamento del Disturbo Ossessivo Compulsivo si attesta, ad oggi, intorno al 92% dei casi trattati. Questi risultati dimostrano l'elevata efficacia della Terapia Breve Strategica nel liberare le persone dalla prigione del DOC e restituire loro una vita piena e serena.