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Dott. Giammario Mascolo

Aichmofobia: Paura di aghi e siringhe

 

Secondo uno studio del 2013 di questo problema soffrono circa 6 milioni di Italiani, e, contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, non si tratta solo di bambini.

Tecnicamente viene definita "aichmofobia" o anche "Belonefobia" e "Tripanofobia"; a parte le parolone tecniche, parliamo della paura di aghi e siringhe.
Questo problema si manifesta, come tutte le fobie, sia con comportamenti di evitamento, sia con veri e propri sintomi fisici.
Chi soffre di questa paura tende ad evitare tutte le situazioni in cui, per qualsiasi motivo, si debba ricorrere ad un ago, dalle iniezioni ai prelievi, fino anche alle punture anestetiche del dentista.
Dal punto di vista fisico il problema si manifesta con sintomi di agitazione, tachicardia, eccessiva sudorazione, fino a culminare per alcuni in veri e propri disturbi vagali, con crollo della pressione sanguigna e svenimento, ogni volta che, forzatamente, si deve avere un contatto con la siringa.
Qualcuno sostiene che questa fobia possa avere radici genetiche ed ereditarie, ma in realtà non c'è una prova scientifica di questa affermazione. Rimane pertanto valida e provata solo la componente psicologica.
Certo, grande importanza sembrano avere anche l'influenza dei familiari e le modalità di relazione della persona con il suo contesto.

Da qualche anno, sollecitato dalle molte richieste che mi sono arrivate, ho messo a punto un metodo specifico per il trattamento di questa particolare fobia. Il metodo, che ho chiamato "Ago a go go", si basa sull'utilizzo di una combinazione di tecniche, alcune di matrice ipnotica, altre tipicamente strategiche.
Nel giro di quattro o cinque sedute il metodo riesce a mettere la persona nelle condizioni di affrontare il contatto con gli aghi senza più nessuna paura.
L'applicazione del metodo è garantita da una equipe nella quale collaborano strettamente uno psicoterapeuta strategico, un ipnoterapeuta ed una infermiera professionale con specifica formazione psicologica.

Grazie a questo metodo siamo già riusciti a risolvere il problema per diverse persone. In un caso devo dire che l'intervento si è rivelato addirittura vitale, visto che la persona in questione, grazie alle indagini mediche che ha potuto finalmente svolgere, ha scoperto di essere affetta da un tumore maligno, che però, preso in tempo, è stato curato con successo pieno.

Il metodo è applicabile per ora a persone dai quindici anni in su, ma stiamo lavorando per adattarlo anche a bambini dai tre ai quindici anni.

Psicoterapeuta Parma

Psicologo Psicoterapeuta a Roma
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