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Dott. Giammario Mascolo

Disturbo post traumatico: come affrontare le conseguenze di un trauma subito

COS'È: La parola Trauma deriva dal greco e significa "ferita". Il disturbo post traumatico si manifesta come conseguenza di un trauma subito, in prima persona o, tal volta, anche solo come spettatore diretto.
Il trauma può essere causato da eventi naturali (terremoti, alluvioni, eruzioni, maremoti ecc.), oppure artificiali (rapine, aggressioni, incidenti, stupri, violenze, attacchi terorristici, scontri armati ecc.). Questa distinzione è importante perché - nella persona che subisce il trauma - le due tipologie lasciano segni diversi.

Un episodio diventa traumatico quando:

  • La persona ha vissuto, ha assistito, o si è confrontata con un evento o con una serie di eventi che hanno implicato morte, minaccia di morte, gravi lesioni, o una minaccia all'integrità fisica propria o di altri;
  • L'evento è stato improvviso ed imprevisto, circoscritto nel tempo o nelle modalità, e di grande portata;
  • La risposta della persona comprendeva paura intensa, sentimenti di impotenza, o di grande orrore.

SINTOMI: Chi ha vissuto un evento traumatico ne rivive continuamente il ricordo in modo spiacevole ed intrusivo, con pensieri, immagini e percezioni molto vividi. Possono essere presenti sogni in cui si rivive l'evento, azioni e sensazioni come se si fosse fermi a quel momento, tal volta con la presenza di forti e ricorrenti flash back, cioè ricordi molto vividi dell'evento traumatico che arrivano all'improvviso: immagini, rumori, suoni, anche odori.

SENSAZIONI: La persona che vive un disturbo post traumatico reagisce in maniera eccessiva e con un disagio intenso ad ogni situazione o fatto che possa assomigliare o simboleggiare anche lontanamente l'evento traumatico o una parte di esso. Immagini, suoni, rumori, odori, gesti, aneddoti raccontati da altri... Tutto può in qualsiasi momento provocare quel'intenso disagio.

CONSEGUENZE: La persona tende allora ad evitare luoghi, situazioni, stimoli, pensieri, conversazioni o persone, che in qualche modo possano rievocare l'evento traumatico. Se ci prova, fa fatica a ricordare volontariamente il dettaglio dei fatti, anche se il trauma è avvenuto di recente.
Possono essere presenti disinteresse e distacco nelle relazioni con gli altri, incapacità di provare sentimenti di affetto ed amore. Al tempo stesso la persona può avvertire poca fiducia nel futuro, nelle prospettive di vita e/o di carriera.
Possono giungere anche difficoltà nell'addormentarsi o nel mantenere un sonno regolare ed iper-irritabilità.
Infine, nei casi più gravi, possono presentarsi reazioni improvvise ed eccessive quando si vivono situazioni che in qualche modo richiamano l'evento traumatico.

COME SE NE ESCE: Da circa ventanni l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto come tecnica di elezione per affrontare i disturbi post traumatici l'EMDR, una tecnica basata su stimolazioni oculari e specifici protocolli di focalizzazione.
Grazie a questa tecnica il ricordo dell'evento, con tutte le tracce che esso ha lasciato sulla mente e sul corpo della persona, viene rielaborato e desensibilizzato, fino a perdere il suo potere disturbante.
Presso i miei studi l'EMDR viene integrato ove necessario con specifiche tecniche di elaborazione del trauma messe a punto dalla Terapia Breve Strategica fin dai primi anni 90.

La persona riesce così a riprendere la propria vita regolare, guardando al ricordo traumatico come qualcosa di non più invalidante.
L'obiettivo - dunque - non è dimenticare l'evento traumatico, bensì far in modo che esso perda la sua potenza, e diventi niente più che un ricordo spiacevole.

PERCENTUALE SUCCESSO TRATTAMENTO: Grazie a questo protocollo si ottengono risultati positivi in oltre l'80% dei casi.
Psicoterapeuta Parma

Psicologo Psicoterapeuta a Roma
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