Disturbo ossessivo Compulsivo
COS'È: Il disturbo ossessivo compulsivo (o anche disturbo ossessivo-compulsivo) Si basa solitamente su emozioni di paura, ansia, tal volta piacere; queste emozioni generano pensieri intrusivi, che diventano un continuo tormento per la persona. In alcuni casi i pensieri sono scatenati da un evento particolarmente traumatico, più spesso non hanno apparentemente alcuna causa. Per reagire a questi pensieri e tentare di placare le proprie sensazioni, la persona mette in atto comportamenti che diventano sempre più ripetitivi e stereotipati. I comportamenti (rituali ) messi in atto, inizialmente sono controllati; reiterati nel tempo, però, divengono una COMPULSIONE, cioè qualcosa che non si può più controllare o limitare.
Per spiegare meglio facciamo un esempio: il dubbio di avere le mani sporche e di poter contaminare ciò che si tocca o che si mangia, porta la persona a lavarsi le mani. Inizialmente questa è una sequenza normale. Ma se rimane il pensiero di non averle lavate fino in fondo, per mandar via l'incertezza le mani verranno lavate una seconda volta. Tuttavia può sorgere un altra incertezza, che il lavaggio non sia stato abbastanza approfondito, e allora ci si laverà una terza volta e così via... In questo modo il lavaggio delle mani non diventa più un comportamento normale, bensì un rituale stereotipato, che dovrebbe eliminare ogni incertezza sulla pulizia, ma non ci riesce mai del tutto, e il pensiero che possa essere rimasto un residuo di sporco diventa ossessione.
Tra i comportamenti che diventano più spesso compulsivi ci sono:
- Lavaggi ripetuti delle mani o di altre parti del corpo, della casa, dei vestiti, della biancheria, con la sensazione di dover sempre pulire o decontaminare
- Controlli dei rubinetti dell’acqua e del gas, dello spegnimento di luci, della chiusura di porte e finestre, del blocco delle portiere dell'automobile ecc.
- Passaggi obbligati e ripetuti in un posto preciso, tragitti che devono essere sempre gli stessi e/o percorsi in modo sempre uguale
- Formule mentali (frasi magiche, calcoli matematici, ripetizione di numeri ecc.)
- Ricerca continua - su Internet, sui social o altri canali - di informazioni intorno ad un certo tema, per esempio intorno al proprio problema psicologico, ricerca di rassicurazioni chiamando specialisti ed esperti
Oltre alle forme comportamentali, il disturbo ossessivo compulsivo si può manifestare con rituali mentali: rimuginazioni su argomenti sempre uguali, pensieri continui e martellanti su eventi accaduti, azioni compiute o sensazioni provate, formule "magiche" da ripetere continuamente, numeri scaramantici che vengono cercati in tutto ciò che si guarda, operazioni matematiche che devono dare sempre gli stessi risultati ecc.
Oppure con 'evitamento di luoghi, persone, oggetti, animali, colori ecc.
Si possono considerare una variante del disturbo ossessivo compulsivo anche alcuni casi di tick, movimenti o gesti inutili del corpo e del volto , che la persona svolge continuamente, senza riuscire a controllarli né frenarli.
SINTOMI: Per chi vive un disturbo ossessivo compulsivo (DOC) i rituali sono uno strumento che permette di controllare e tenere a bada le proprie sensazioni ansiose, oppure la realtà circostante. Il problema sta nel rapporto con il rischio. In ogni momento della giornata noi ci esponiamo ad un livello di rischio, che può essere più o meno alto. La nostra mente decide continuamente di rischiare perché giudica il livello di rischio accettabile. Così, ad esempio, quando cammino per strada lo so che potrei essere investito, ma accetto questo rischio perché lo ritengo di un livello sufficientemente basso.
Chi ha un problema ossessivo compulsivo, invece, vorrebbe una realtà senza il benché minimo rischio, dove le cose che teme non abbiano neanche una remotissima possibilità di verificarsi.
Questa è ovviamente un'illusione, dalla quale diventa sempre più difficile liberarsi. È così che i rituali - con l'andar del tempo - passano dall'essere un modo per tranquillizzarsi, ad una vera e propria schiavitù.
Nel disturbo ossessivo compulsivo i rituali possono essere:
- Riparatori, quando si fanno per espiare una colpa o risolvere un danno provocato in passato
- Preventivi, quando si fanno per evitare che qualcosa accada nel presente e nel futuro
- Propiziatori, quando si fanno con attegiamento quasi scaramantico, per favorire il verificarsi di un evento che si desidera fortemente, o per evitare che succeda qualcosa di brutto a sé stessi o ai propri cari.
SENSAZIONI: Il disturbo ossessivo compulsivo si mantiene e si consolida perché la persona percepisce una sensazione di appagamento e di rassicurazione nel momento in cui svolge i rituali e immediatamente dopo, quindi una forma di benessere. Questa sensazione però col tempo dura sempre meno, lasciando posto sempre più rapidamente al bisogno di altri rituali e di altri comportamenti rassicuranti. Si rafforza così un circolo vizioso tra sensazioni, pensieri e comportamenti, i quali si alimentano a vicenda, dando vita al disturbo e consolidandolo sempre più.
CONSEGUENZE: Chi soffre di disturbo ossessivo compulsivo diventa schiavo dei rituali: non è lui che controlla i rituali ma sono i rituali che controllano lui e la sua vita. Evita luoghi o persone perché si vergogna dei propri rituali. A volte chiede insistentemente ai suoi familiari di effettuare rituali insieme a lui, persino al posto suo.
COME SE NE ESCE: La TBS utilizza tecniche appositamente messe a punto per il disturbo ossessivo compulsivo, grazie alle quali si porta il paziente prima a riprendere il controllo dei suoi rituali, per poi ridurli gradualmente fino a farli scomparire del tutto.
PERCENTUALE SUCCESSO TRATTAMENTO: con tali protocolli si è ottenuta fino ad oggi la guarigione in circa il 92% dei casi trattati.
Se vuoi affrontare un problema ossessivo-compulsivo con il nostro metodo, puoi prenotare un appuntamento allo 06/54602916 o compilare l'apposito modulo.
Un caso clinico di Disturbo ossessivo-compulsivo trattato con successo
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